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Dicembre 16, 2022I dati lo confermano: che siano acquistati, scambiati, presi in prestito, in formato cartaceo o ebook, negli ultimi tempi la diffusione dei libri sta registrando trend di crescita positivi. Complici le festività natalizie, uno dei periodi di maggior fermento del mercato editoriale è certamente il mese di Dicembre: nonostante la “concorrenza” dei prodotti tecnologici, il libro rimane ancora uno tra gli oggetti maggiormente apprezzati per fare un regalo a sé stessi o agli altri.
L’offerta è davvero sconfinata e noi abbiamo pensato di proporvi alcune alternative che abbiano come filo conduttore la sostenibilità per assicurare un regalo che possa piacere a chi lo riceve e contribuisca anche a far crescere e a diffondere la consapevolezza ambientale. Molto probabilmente, peraltro, sarà un libro gradito. Infatti, secondo i dati dell’indagine “Libri e Ambiente: Presentazione della prima indagine a cura di Ipsos sulle abitudini degli italiani” promossa da Comieco e riguardante il rapporto degli italiani con la letteratura ambientale, per il 40% dei nostri connazionali i libri costituiscono uno strumento utile per adottare comportamenti più sostenibili. Per molte persone oggi rappresentano il mezzo necessario a comprendere cosa mette a rischio la salute dell’ambiente e cosa è possibile fare in prima persona per tutelare gli ecosistemi.
Ecco quindi alcuni suggerimenti di libri, pubblicati a partire dal 2020, con tematiche ambientali, approfondimenti scientifici e racconti green (anche per ragazzi) che potrebbero interessare voi e i vostri amici!
“Il Valore dell’Acqua” di Gary White e Matt Damon
Pur essendo definita “l’oro blu”, per molti di noi l’acqua risulta un elemento “scontato” della quotidianità. Chi, come noi, ha la fortuna di averla a disposizione semplicemente ruotando la manopola del rubinetto e ad un costo, tutto sommato, basso, spesso, infatti, non ricorda come la nostra vita dipenda proprio da questo liquido trasparente. Probabilmente non conosciamo nemmeno i dati dei nostri consumi casalinghi. Capita poi che, dalle tubature domestiche, il flusso di acqua venga a mancare o comunque si affievolisca anche per poche ore e subito contattiamo, in preda al panico, l’amministratore del condominio. Al contrario, però, ad una moltitudine di persone è preclusa la possibilità di bere o lavarsi semplicemente alzando una leva: più di 750 milioni di persone non hanno accesso a fonti d’acqua potabile e oltre un miliardo e mezzo non può fruire dei servizi igienici. All’importanza dell’acqua e a come favorire la sua accessibilità - e, con essa, il miglioramento della qualità della vita di intere popolazioni - è dedicato “Il valore dell’acqua” (ROI Edizioni) libro scritto a quattro mani da Matt Damon e dall’ingegnere ambientale Gary White.
Lungi dall’essere un racconto autoreferenziale, il libro consente di aprire gli occhi sulle difficoltà incontrate negli anni dalle ong, ma anche di scoprire come la perseveranza abbia portato risultati tangibili nella lotta per assicurare migliori condizioni sanitarie, benessere e prosperità in diversi angoli del mondo.
“Oro Sporco” di Kate O’Neill
I rifiuti sono un problema o una risorsa? La crisi globale delle risorse fornisce una risposta perentoria: dobbiamo iniziare a considerare le nostre pattumiere come vere e proprie miniere. Esistono settori che l’hanno già compreso e hanno quindi messo a frutto tale scoperta delineando modelli di economia circolare che possono, man mano, sostituire quelli lineari. Molti altri ambiti, invece, hanno ancora molta strada da fare. Il saggio “Oro Sporco” di Kate O’Neill (collana Sustain / Luiss University press) racconta come, dal recupero dei mobili in legno all’estrazione dell’oro dai circuiti dei computer, dalla plastica riciclata fino alla gestione dei rifiuti alimentari ed elettronici, oggi in diverse parti del mondo sono nati nuovi modi di fare impresa - da modelli da multinazionale fino a microsistemi locali - che riescono a creare profitti partendo dagli scarti ovverosia da quelle materie prime seconde che, fino a poco tempo fa, venivano ammassate in discarica. Così ciò che buttavamo oggi può divenire nuova fonte di ricchezza, fondamentale per continuare ad alimentare alcune catene produttive. Il libro analizza soprattutto tre settori: i rifiuti elettronici, i rifiuti alimentari e la plastica, approfondendo opportunità e difficoltà. Se vi interessa approfondire uno o più di questi ambiti, il libro è consigliatissimo.
“Viaggia Green nella natura” di Chiara Grasso e Christian Lenzi
Ora che, in quasi tutto il mondo, la gran parte delle restrizioni Covid sono state eliminate (o quasi) in molti di noi è riesplosa la voglia di tornare a viaggiare. Il rischio che corriamo, però, è di portare in valigia anche un grande impatto ambientale. Voli, sprechi, alcune scelte non propriamente ecofriendly possono far sì che la nostra vacanza venga “ricordata” dal Pianeta come un evento ad alto impatto ... e non stiamo parlando delle emozioni. Per capire come organizzare le ferie in maniera sostenibile c’è “Viaggia green nella natura, guida pratica al turismo ecosostenibile in tutta sicurezza” di Chiara Grasso e Christian Lenzi, (Edizioni Sonda) ideale per chi voglia capire come coniugare l’amore per i viaggi a quello per il Pianeta. Oggi è infatti possibile progettare un viaggio in maniera sostenibile sotto tutti gli aspetti organizzativi: partendo dalla scelta della meta, dell’alloggio e dei mezzi di trasporto sino alla preparazione dei bagagli e alle attività da fare nel corso della villeggiatura.
Con questo volume scoprirete (e farete scoprire) come la sostenibilità possa essere letteralmente a portata di bagaglio!
“Scrivo racconti solo per non pagare le bollette della luce” di Antonio Disi
Se i libri suggeriti fino ad ora sono saggi e manuali di approfondimento, “Scrivo racconti solo per non pagare le bollette della luce” di Antonio Disi (Giovane Holden Editore) è tutta un’altra …storia. Si tratta, infatti, di una raccolta di 20 brevi racconti tutti ambientati dall’autore - che nella vita è architetto, ricercatore ENEA e studioso esperto di efficienza energetica e di cambiamento comportamentale - a Napoli. Ogni storia sfrutta l’umorismo per parlare dei temi dell’energia, del risparmio energetico, dei cambiamenti climatici.
I brevi racconti fotografano l’uomo e il suo rapporto conflittuale con questi temi e con l’ambiente in generale. Grazie allo strumento narrativo e all’ironia, i lettori sono al fianco dei protagonisti in questi dipinti che immortalano singoli episodi o momenti della giornata dei diversi personaggi. Leggendo il libro il lettore verrà portato a riconoscersi nel petroliere Nabil, in Samantha “vittima” del relamping a Led in città, nella povera Caterina vessata dal marito maniaco del risparmio energetico o nel posteggiatore abusivo che chiede un miracolo tecnologico a San Gennaro.
Leggere... per credere!
“Perché la forchetta non sa di niente” di Devis Bellucci
Passiamo ora ad alcuni libri dedicati ai più giovani che sono spesso assetati di sapere e noi, confessiamolo, non abbiamo sempre tutte le risposte ai loro quesiti. Ad aiutarci possono venire incontro alcuni bellissimi volumi. Immaginate che vi chiedano se la plastica inquina veramente, se esiste davvero un’isola fatta di plastica, come si possono produrre i fogli dagli alberi o ancora che ci pongano domande sul funzionamento di una lampadina o di un led. Queste sono alcune delle decine di risposte che si trovano leggendo “Perché la forchetta non sa di niente” di Devis Bellucci (Rizzoli). Il mondo che ci circonda - e che a volte diamo anche un po’ per scontato - in verità nasconde tantissime storie e tanti segreti che attendono solo di essere svelati. Le pagine del libro consentono ai più giovani (ma non solo) di accedere alla fantastica scoperta degli oggetti intorno a noi, dei meccanismi della fisica, delle scoperte scientifiche e della consapevolezza degli ambienti. A partire da quelli della nostra casa.
La paura del leone di Chiara e Davide Morosinotto
La paura del leone” di Chiara e Davide Morosinotto (Rizzoli) è un libro per ragazzi (ma senza limiti d’età) che racconta la vita ed il lavoro della biologa Chiara Morisotto e che, capitolo dopo capitolo, spiega come la “paura” sia alla base dell’evoluzione delle diverse specie animali. C’è chi scappa per salvarsi, chi corre per nutrirsi e chi, invece, da predatore diviene preda. Il racconto, assolutamente scorrevole e appassionante, riesce a far capire al lettore perché la specie umana debba (o meglio dovrebbe) rispettare e salvaguardare la flora e la fauna della Terra mentre oggi, sappiamo bene, l’operato dell’uomo riesce a spezzare fragili equilibri, con danni incalcolabili ed a volte irreparabili: dall’estinzione di alcune specie all’introduzione in fragili ecosistemi di piante e animali alloctoni, dagli effetti delle diverse forme di inquinamento (incluso quello luminoso) ai problemi crescenti derivanti dai cambiamenti climatici che stanno già avendo conseguenze dirette su cicli biologici e alimentari.
Ecovisioni di Marco Gisotti
In conclusione... una anticipazione. A quando risale il primo film ecologista mai realizzato? (Vi diamo un indizio... era la fine del diciannovesimo secolo)? Quali sono le opere cinematografiche indimenticabili che possono, al contempo, essere ritenute pellicole “green”? Quali capolavori possono aiutare a scrivere narrazioni che facciano comprendere quanto siano rischiosi gli armamenti nucleari, le catastrofi climatiche o cosa voglia dire attuare davvero un green new deal? Ad aiutarci a rispondere a queste e a tante altre domande del binomio “cinema e ambiente” è “Ecovisioni”, il saggio redatto da Marco Gisotti per Edizioni Ambiente e in uscita il 9 dicembre 2022. Come scrive Carlo Cresto-Dina nella sua prefazione al volume “(...). Colpisce che il cinema, forse per la sua genetica vocazione all’emozione collettiva, abbia fin dall’inizio saputo esprimere un’attenzione, poi una trepidazione e infine un allarme per il destino della nostra specie su questo pianeta. Colpisce più ancora, però, che l’industria del cinema abbia invece tardato tanto a porsi il problema del proprio impatto ambientale, e che ancora oggi fatichi a darsi dei seri protocolli di comportamento per la sostenibilità delle produzioni audiovisive”.
Per saperne di più non vi resta che leggere...(o regalare) Ecovisioni.
Articolo a cura di Letizia Palmisano.