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Api e insetti impollinatori alleati preziosi della biodiversità. Ecco come proteggerli

Api e insetti impollinatori alleati preziosi della biodiversità. Ecco come proteggerli

Api, bombi, farfalle, coleotteri, ditteri: cosa hanno in comune questi insetti? Tutti svolgono una funzione vitale per il Pianeta: giocano infatti un ruolo essenziale nell’impollinazione delle piante fornendo servizi ecosistemici dei quali beneficia l’intero Pianeta. Volando di pianta in pianta, trasportano il polline da un fiore all’altro e, fecondando la flora, consentono la nascita dei frutti che divengono elemento fondamentale della dieta degli esseri umani.

Perché è davvero importante difendere gli equilibri della natura e, in particolare, questi piccoli-grandi alleati del Pianeta? Per dare una risposta al quesito basta un dato: come riporta il sito europeo dell’EFSA, “secondo le stime dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) delle 100 specie di colture che forniscono il 90% dei cibi di tutto il mondo, 71 sono impollinate dalle api”.

Una loro diminuzione numerica – sia in termini di specie a rischio che di numero di esemplari in circolazione – può avere gravi impatti negativi sulla biodiversità e sul ciclo vitale delle piante. Pensate poi ai danni che ne possono discendere per l’agricoltura e per le economie locali (e non solo).

 

Perché gli insetti impollinatori sono a rischio

Purtroppo, negli ultimi decenni, il numero degli impollinatori è diminuito per cause strettamente correlate alle attività umane. Analizziamone alcune.

  • Innanzitutto debbono affrontare la perdita di habitat. L’urbanizzazione, l’agricoltura intensiva e la deforestazione hanno portato alla perdita e alla frammentazione degli habitat naturali di molti insetti impollinatori: meno luoghi dove vivere, nutrirsi, ripararsi e riprodursi.
  • Sebbene gli insetti siano alleati preziosi dell’agricoltura, non sempre quest’ultima si è dimostrata loro amica. Alcuni pesticidi e fertilizzanti chimici finiscono per uccidere anche gli impollinatori o per danneggiare il loro cervello e il loro sistema nervoso (come quando vengono impiegati i neonicotinoidi). La conseguenza? I piccoli amici non riescono più ad orientarsi e a muoversi in linea retta.
  • I cambiamenti climatici sono un altro tassello di questo triste puzzle: le variazioni del clima e l’aumento delle temperature medie influiscono sui cicli di vita e di riproduzione di molti insetti. Alcune fioriture avvengono troppo presto o troppo tardi rispetto al periodo di attività degli insetti riducendo la loro attività di impollinazione.
  • Parassiti e malattie: alcune malattie e parassiti stanno decimando la popolazione delle api. Negli alveari da allevamento si cerca di monitorare la situazione e di intervenire mentre per le specie selvatiche questa attività non è possibile.

 

Come possiamo aiutare le api e gli insetti impollinatori

Piccoli cambiamenti nel nostro quotidiano possono davvero contribuire alla tutela di questo importante lavoro di impollinazione dal quale traiamo beneficio ogni giorno.

 

Coltiviamo fiori per le api nei nostri giardini e balconi

Dai giardini ai balconi fino ai vasi sul davanzale: ogni angolo esterno delle nostre abitazioni può diventare una piccola grande oasi per gli insetti impollinatori. Piante mellifere (come gran parte delle aromatiche) e fiori variopinti possono offrire cibo e rifugio agli insetti impollinatori. Ovviamente dobbiamo essere attenti a non usare pesticidi o elementi chimici nocivi per la loro salute.

 

Lasciare angoli di prato non tagliato

Maggio è il mese nel quale la primavera esplode, l’erba cresce e i fiori sbocciano. Forse non tutti sanno che tosare il prato non è una pratica amica degli insetti perché, così facendo, si distruggono i loro ripari e si riducono drasticamente le infiorescenze. Pensate che è nato il movimento “No Mow May” che promuove la pratica di non tagliare i prati durante le fioriture che avvengono a maggio (o a giugno … dipende dal clima dei diversi luoghi!) o quantomeno di lasciare angoli con l’erba alta possibilmente installando un cartello che spieghi che questa scelta è fatta a beneficio delle api. Tra l’altro, lasciando l’erba più alta, il terreno rimarrà più umido e saranno necessarie meno innaffiature.

 

Ospitare gli insetti

Oggi è possibile costruire piccole case o addirittura “hotel” per gli insetti impollinatori. Per chi non fosse avvezzo al fai-da-te sono disponibili in commercio diverse “bee houses” già pronte all’uso.

 

Creare abbeveratoi

Lasciare a disposizione degli impollinatori un po’ di acqua, specialmente nei periodi caldi e siccitosi, in piattini con pietre o biglie (per far sì che i piccoli animali possano posarsi e bere in sicurezza, senza rischiare di affogare) consentirà di creare dei punti di ristoro.

 

Diffondere corrette informazioni

Spiegare agli altri l’importanza degli insetti impollinatori e di come proteggerli è di fondamentale importanza soprattutto per evitare azioni, compiute magari involontariamente, che potrebbero danneggiarli.

 

Contribuire a lottare contro i cambiamenti climatici

Se i consigli forniti fino ad ora sono a misura della nostra vita quotidiana, non dobbiamo dimenticare che ogni volta che compiamo una scelta pesando sulla bilancia il suo impatto ambientale e optando per ciò che ha una impronta “leggera” per l’ecosistema, stiamo aiutando a salvaguardare l’habitat e quindi la vita di questi fondamentali piccoli-grandi esseri viventi.

 

Articolo a cura di Letizia Palmisano.

Staff IGW

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