Dall'emendamento della legge di bilancio scaturiscono importanti novità per il settore energie e biogas.
Vediamo in sintesi le più importanti:
Art. 60bis - per gli impianti biogas partiti prima del 31/12/2007 (circa 30 in totale) si riconosce l'accesso ad un nuovo periodo di incentivazione elettrica di 15 anni a tariffe che saranno definite entro tre mesi dal Ministero sulla base delle norme di settore e delle regole europee. Questo nuovo incentivo verrà erogato a condizione che le imprese producano in base alle esigenze di Terna (potenza variabile in funzione del fabbisogno della rete nazionale), con l’obbligo di utilizzo di almeno il 40% in reflui nella dieta e se si rispettano i criteri di sostenibilità.
Allo stesso articolo, comma successivo, viene prorogato l’attuale sistema di incentivazione per nuovi impianti fino a 300 kW. Prevede l’apertura di almeno un registro ogni anno fino al raggiungimento di 25 MW anno di potenza.
Art. 60bis e Art. 32bis - Viene introdotta anche una nuova categoria per l’utilizzo nel biogas: il digestato equiparato ovvero “prodotto ottenuto dalla digestione anaerobica di sostanze e materiali di cui agli articoli 27 e 29 del decreto ministeriale 25 febbraio 2016 in ingresso in impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas e facenti parte del ciclo produttivo di una impresa agricola che, conformemente alle disposizioni per la cessazione della qualifica di rifiuto di cui all'articolo 184-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, rispetti i requisiti e le caratteristiche stabilite per i prodotti ad azione sul suolo di origine chimica”.
Sono diverse le condizioni di equiparabilità, tra queste ci sono:
Anche se l’art. 60 non riguarda la maggior parte degli impianti Biogas (costruiti tra il 2011 e il 2012) ma solo una trentina, questo emendamento fa ben sperare per il futuro e ribadisce l’importanza del Biogas nelle politiche energetiche italiane.
Per quanto riguarda il digestato non sarà semplice accedere a questa nuova definizione in quanto oltre alle verifiche sui quantitativi di azoto, si dovranno anche ponderare con l’utilizzo dei concimi di sistemi ed adattare a sistemi di distribuzione dotati di GPS. Sicuramente questa opportunità sarà da valutare caso per caso.
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