Earth Overshoot Day (EOD) è il giorno nel quale l’umanità arriva ad aver consumato la totalità delle risorse prodotte dal Pianeta nell’intero anno. Nel 2020 l’EOD è stato il 22 agosto, in netto miglioramento rispetto al 2019, che con il 29 luglio aveva rappresentato il peggior dato da quando il calcolo è stato istituito, nel 1971.
L’EOD è calcolato dal Global Footprint Network, associazione no profit che sviluppa strumenti per promuovere la sostenibilità, facendo un rapporto tra la biocapacità del pianeta, ovvero l'ammontare di tutte le risorse che la Terra è in grado di generare ogni anno, e l'impronta ecologica dell'umanità, ossia la richiesta totale di risorse per l'intero anno.
Il miglioramento nel 2020, però, non deve farci pensare che la tendenza si stia invertendo. A causa della pandemia e ai conseguenti mesi di lockdown, la footprint globale si è ridotta di molto quest’anno ma, come avverte che Global Footprint Network, la sostenibilità è un qualcosa da raggiungere tramite progetti, e non attraverso i disastri.
Siamo ancora fortemente dipendenti dai combustibili fossili, tanto che oltre il 57% della footprint globale è data dal carbonio. Tutto infatti indica che, terminata la fase di contrazione dovuta alla pandemia, l’utilizzo di risorse tornerà presto a livelli di guardia. Per questo è importante, oggi più che mai, essere consapevoli che ognuno di noi possa fare qualcosa per ridurre il proprio impatto sul Pianeta.
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