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Green Deal: un piano d’azione europeo per l’economia circolare e la biodiversità

Green Deal: un piano d’azione europeo per l’economia circolare e la biodiversità

Una delle più grandi minacce per il pianeta Terra sono i cambiamenti climatici, per limare i danni già arrecati al nostro pianeta e per prolungare la vita di esso l’Europa ha costituito il “Green Deal”, un piano di azione volto a promuovere l’uso efficiente delle risorse passando ad una economia pulita e circolare e a ripristinare la biodiversità riducendo l’inquinamento. Il piano presenta i seguenti punti:

  1. Riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, comprensivo di emissioni e assorbimenti, di almeno il 55 % rispetto al 1990 entro il 2030 a livello dell’intera economia dell’UE;
  2. Una serie di interventi necessari in tutti i settori dell’economia e l’avvio della revisione dei principali strumenti legislativi per conseguire questo obiettivo più ambizioso;
  3. Un dibattito pubblico nell’autunno 2020 inteso ad accrescere il contributo dell’UE all’accordo di Parigi entro la fine dell’anno e gettare le basi affinché la Commissione presenti proposte legislative dettagliate entro giugno 2021.

Per conseguire questi obiettivi sarà necessaria l’azione di tutti i settori della nostra economia, tra cui:

  • Investire in tecnologie rispettose dell’ambiente
  • Sostenere l’industria nell’innovazione
  • Introdurre forme di trasporto privato e pubblico più pulite, più economiche e più sane
  • Decarbonizzare il settore energetico
  • Garantire una maggiore efficienza energetica degli edifici
  • Collaborare con i partner internazionali per migliorare gli standard ambientali mondiali

Il presente piano mira ad imprimere una direzione e a rafforzare la certezza e la fiducia dell’UE a favore delle imprese, dei lavoratori e dei consumatori. Nella valutazione d’impatto e nell’ampio processo di consultazione condotto nel corso dell’ultimo anno, la Commissione ha esaminato attentamente gli effetti sulla nostra economia, sulla nostra società e sull’ambiente di una riduzione delle emissioni compresa tra il 50 % e il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. La valutazione d’impatto ha esaminato attentamente la combinazione degli strumenti di politica disponibili e il modo in cui ciascun settore dell’economia può contribuire al raggiungimento di tali obiettivi.

Il nuovo piano d’azione per l’economia circolare rilasciato il 20/03/2020 illustra nuove iniziative che interessano l’intero ciclo di vita dei prodotti al fine di modernizzare e trasformare la nostra economia tutelando nel contempo l’ambiente. Il piano si regge sull’ambizione di creare i prodotti sostenibili che durino e consentire ai cittadini di partecipare pienamente all’economia circolare e di trarre beneficio dai cambiamenti positivi che ne derivano. Da una recente indagine è emerso che i cittadini annoverano l’aumento dei rifiuti tra le 3 principali problematiche ambientali. Secondo gli intervistati per affrontare i problemi ambientali il più efficacemente possibile occorrerebbe modificare il modo in cui consumiamo e produciamo.

 

Alcuni esempi di misure proposte prese direttamente dal Piano d’azione per l’economia circolare

  • Le apparecchiature elettriche ed elettroniche rappresentano uno dei flussi di rifiuti dell’UE che aumenta più rapidamente. Due europei su tre utilizzerebbero i propri dispositivi digitali più a lungo a condizione che le prestazioni non peggiorino significativamente. I prodotti immessi sul mercato dell’UE saranno progettati per durare più a lungo e per essere riparati e migliorati, riciclati e riutilizzati più facilmente.
  • Secondo le stime, nei prossimi vent’anni il consumo di plastica raddoppierà. Entro il 2050 la plastica potrebbe rappresentare il 20 % del consumo di petrolio, essere responsabile del 15 % delle emissioni di gas a effetto serra e la sua presenza nei mari potrebbe superare quella dei pesci. Ove possibile i prodotti monouso saranno progressivamente eliminati e sostituiti da prodotti durevoli riutilizzabili. Interventi in materia di microplastiche – limitare le microplastiche aggiunte intenzionalmente, aumentare la cattura delle microplastiche in tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti.

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Staff IGW

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