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Febbraio 3, 2023Gli italiani prediligono leggere libri di carta. Come emerge dai dati Istat diffusi a dicembre 2022 e afferenti al 2021, il 69,2% dei lettori legge solo libri cartacei. Dediti in via esclusiva agli e-book o ai libri on line sono il 12,1%, lo 0,5% ascolta invece solo audiolibri mentre il 18,2% utilizza più di un supporto (libro cartaceo, digitale, audiolibro).
In generale, sempre secondo quanto riporta l’Istituto di Statistica, nel 2021 sono aumentati sia i titoli pubblicati (+11,1% sul 2020) sia le tirature (+11,7%).
Come ogni filiera anche quella dell’editoria si interroga su come poter essere più sostenibile. Un settore non secondario se si pensa che - come raccontano i dati di Assocarta - nel 2021 in Italia il consumo di carta e cartoni si è assestato su 10.494.000 di tonnellate, di cui il 22% utilizzate per editoria, grafica e articoli di cartoleria.
Uno dei dubbi che spesso hanno le persone è legato alla sostenibilità e ai libri e se sia o possa essere sostenibile leggere libri cartacei. Quel che forse pochi sanno è che proprio in Italia vi sono una serie di esempi virtuosi che stanno coniugando impresa e rispetto dell’ambiente in questo settore. Se ne è parlato nel recente webinar “#TheTalkingForest” che PEFC Italia, associazione senza fini di lucro che promuove la gestione forestale sostenibile attraverso la certificazione, ha dedicato al racconto di chi ha saputo coniugare questi due aspetti nel mondo dell’editoria certificata.
Come riconoscere se un libro è stampato su carta certificata ecosostenibile
Se pensavate che la carta fosse tutta uguale solo perché proveniente da fonte rinnovabile (gli alberi) purtroppo non è così. La sostenibilità di una foresta si realizza avendo cura delle aree boscate che devono essere gestite in modo responsabile per l'ambiente e per le comunità locali, e ognuno di noi, nel ruolo di consumatore, può fare la propria parte.
Se volete scegliere un libro, non solo per l’interesse che potreste nutrire per gli argomenti trattati e i protagonisti, ma anche in base alle scelte sostenibili legate alla casa editrice, potreste partire proprio nell'individuare il tipo di carta su cui è stato stampato ovvero se abbia una certificazione di sostenibilità. Un modo è cercare il logo PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification) o FSC (Forest Stewardship Council) sulla copertina o all'interno del libro, si tratta dei due sistemi internazionali di certificazione delle foreste sostenibili, ma anche di tracciabilità dei suoi prodotti, tra cui la cellulosa: e se su un volume è presente uno di loghi, ciò indica che è stata impiegata carta proveniente da foreste gestite in modo sostenibile - ovvero da foreste e piantagioni utilizzate in maniera selettiva e ripiantate dopo il taglio, per essere conservate per le generazioni future - o riciclata.
D’altra parte, il 62% dei lettori dichiara di porre attenzione alla presenza di una certificazione forestale quando acquista prodotti in carta.
Oltre a ciò si può tener presente il fatto che le case editrici impegnate nell’attuare pratiche di sostenibilità ambientale tendono a comunicarlo in modo trasparente e quindi spesso è facile scoprire ad esempio se siano state scelte pratiche di stampa sostenibili anche in relazione all’inchiostro.
Crescono gli editori attenti alle certificazioni ambientali della carta
Una maggiore sensibilizzazione da parte dei lettori, ma anche degli editori e delle industrie cartarie, ha fatto registrare negli anni una crescita del numero di pubblicazioni che utilizzano carta proveniente da foreste gestite in maniera responsabile: ad esempio, nel 2021 l’8,4% degli editori ha dichiarato di utilizzare carta proveniente da foreste gestite in modo corretto e sostenibile.
A registrare il trend e a dare alcuni numeri del fenomeno, sempre The Talking Forest 2022. Nella crescita dei numeri dell’editoria certificata - rileva PEFC Italia, tramite quanto raccontato da Giovanni Tribbiani, Responsabile Segreteria Tecnica PEFC Italia. “Centrale è senz’altro il ruolo delle cartiere, che mettono a disposizione carta certificata PEFC, soprattutto carta patinata per riviste e rotative: questo ha fatto sì che anche i grandi gruppi editoriali potessero affidarsi alla certificazione PEFC per comunicare ai propri lettori la responsabilità con cui scelgono la carta e le tipografie, affinché i propri prodotti abbiano il minore impatto possibile sulle foreste. Inoltre, utilizzare prodotti con filiera certificata significa contrastare il traffico illegale del legno e la deforestazione, nonché proteggere e garantire i diritti delle persone che abitano le foreste” in quanto in tal modo si garantisce che le comunità locali che dipendono dalle foreste per il loro sostentamento siano trattate in modo equo e che abbiano accesso a opportunità economiche legate alla filiera.
L’esempio di Sergio Bonelli Editore
Se state pensando che il fenomeno riguardi solo i libri intesi come saggi e romanzi, sappiate che non è così. Alcune delle graphic novel italiane sono da anni stampate su carta certificata come accade agli albi di Sergio Bonelli Editore che da 10 anni pubblica i suoi noti personaggi e supereroi - tra cui quelli di Tex Willer, Zagor, Dylan Dog, Nathan Never, Martin Mystère, Julia, Dampyr, Lilith, Saguaro - utilizzando materia prima certificata. Per consentire ciò vengono annualmente impiegate 3.200 tonnellate di carta certificata corrispondente a una superficie forestale e di piantagioni gestita e ripiantata di 238 ettari, che equivalgono alla superficie di 340 campi da calcio. Le foreste rinnovate assorbiranno, nel loro ciclo di vita di circa 30 anni, 11.930 tonnellate di CO2. “La foresta ben gestita assorbe il 30% in più di CO2 di una foresta non gestita quindi le foreste certificate PEFC immagazzinano più CO2 e allo stesso tempo tutelano la biodiversità e tutti i servizi ecosistemici forestali”, spiega Giovanni Tribbiani di PEFC Italia. Un rispetto per la natura e per l’ambiente che i personaggi bonelliani da sempre condividono, anche nelle loro storie: pensiamo ai maestosi paesaggi del Selvaggio West in cui si muove Tex, alla meravigliosa foresta in cui regna Zagor o a quello sterminato microcosmo verde, la giungla amazzonica, in cui ha scelto di vivere Mister No, il più eco-friendly degli eroi, creato dallo stesso Sergio Bonelli, senza dimenticare il numero di Nathan Never realizzato in collaborazione col Ministero dell’Ambiente nel 2021 con l’albo “per un futuro Migliore.”
Articolo a cura di Letizia Palmisano.