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Ma quali sono le azioni quotidiane che possiamo mettere in atto per ridurre il consumo di combustibili fossili, alleggerire la nostra dipendenza energetica ed impattare meno sull’ambiente?
Una guida ci viene fornita dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), in collaborazione con l’Unione Europea, definendo i dieci punti che mettono al centro l’efficienza energetica con l’obiettivo di risparmiare energia.
I passaggi consigliati prevedono l’abbassamento del riscaldamento e il minor utilizzo dell’aria condizionata, il lavoro da casa quando possibile per evitare il pendolarismo e il car-pooling o gli spostamenti con mezzi pubblici quando disponibili. Da questo punto di vista, i datori di lavoro hanno un ruolo fondamentale nell’incoraggiare il telelavoro e i viaggi in treno invece dei voli a corto raggio. Mentre i governi possono supportare le azioni fornendo incentivi finanziari ad hoc che agevolino l’uso di treni, autobus e micromobilità e sostengano l’installazione di pannelli solari, il miglioramento dell’isolamento domestico e il passaggio ad altri combustibili per il riscaldamento.
Tramite queste azioni è possibile ridurre, in media, la propria bolletta energetica di oltre 450 euro all’anno. Inoltre l’Europa farebbe a meno di 220 milioni di barili di petrolio l’anno e circa 17 miliardi di metri cubi di gas.
Italia e decreto bollette
Su questa linea il provvedimento varato dal Governo Draghi, il Decreto legge Bollette, con l’obiettivo di contrastare il caro energia e ridurre i consumi energetici.
I due provvedimenti principali prevedono una procedura più snella nell’installazione dei pannelli solari sui tetti ed una stretta sulla temperatura di condizionatori e riscaldamenti degli edifici pubblici, già dal 1° maggio.
Panelli solari
Viene snellita la procedura per l’installazione dei pannelli solari sui tetti, che verrà considerata come “interventi di manutenzione ordinaria” e non più subordinati a permessi, autorizzazioni “o atti amministrativi di assenso”.
Condizionatori
La novità più importante riguarda un uso più moderato dei condizionatori negli edifici pubblici: a partire dal 1° maggio 2022 e fino al 31 marzo 2023, la temperatura media degli edifici pubblici e degli uffici non dovrà scendere al di sotto dei 27°C, con un margine di tolleranza di 2 gradi: significa che il minimo sarà di 25 gradi, agosto compreso. Nel periodo invernale, invece, la temperatura non potrà salire oltre i 19 gradi, sempre con i 2 gradi di tolleranza e quindi un massimo di 21 gradi.