L’industria del Biometano batte tutti i record
Febbraio 22, 2022Foreste: un patrimonio da difendere
Marzo 21, 2022Quante volte abbiamo sentito parlare di “carbon footprint”? Probabilmente tantissime e in particolar modo in relazione ad approfondimenti legati ai cambiamenti climatici e all’impatto ambientale di prodotti e servizi.
Tale espressione inglese può essere tradotta in italiano in “impronta di carbonio” o “impronta carbonica”. Data la sua importanza nella lotta all’emergenza climatica in corso, è fondamentale che chiunque sappia di cosa si sta parlando.
Perché è importante conoscere cosa sia la carbon footprint?
Sebbene venga spesso nominata, non tutti sanno cosa sia realmente la carbon footprint. La sua importanza deriva dal fatto che essa rappresenta uno dei parametri utilizzati per stimare le emissioni climalteranti generate - direttamente o indirettamente - da un singolo prodotto, da un servizio ma anche da un evento o da un'intera organizzazione. Esse vengono espresse in tonnellate di CO2 equivalente.
Quali sono i gas serra presi in considerazione
I gas serra considerati nel calcolo dell’impronta di carbonio sono quelli stabiliti dal Protocollo di Kyoto. Questo accordo internazionale, sottoscritto su base volontaria durante la conferenza di Kyoto nel 1997 per contrastare il riscaldamento climatico, è entrato in vigore solo nel 2005 a seguito della firma della Russia che ha consentito di raggiungere la soglia del 55% dei Paesi aderenti a loro volta rappresentanti almeno il 55% delle emissioni prodotte a livello globale.
Nell’analisi del carbon footprint si prendono in considerazione sei diversi tipi di gas: l’anidride carbonica (CO2) che è ritenuta la più rilevante, il metano (CH4), il monossido di azoto (N2O), gli idrofluorocarburi (HFC), i perfluorocarburi (PFC) e l’esafluoruro di zolfo (SF6).
Per poter confrontare e sommare i diversi impatti dei gas serra, gli ultimi 5 vengono “pesati” in termini di CO2 equivalente. Ad esempio, come spiegato sul portale del Ministero della transizione ecologica, il metano ha un potenziale serra 25 volte superiore rispetto all’anidride carbonica e, per questa ragione, una tonnellata di metano viene contabilizzata come 25 tonnellate di CO2 equivalente.
Ciò consente quindi di poter calcolare la carbon footprint delle diverse attività umane in relazione a singole fasi di lavorazione o all’intero ciclo di vita di un prodotto, servizio o evento.
Per misurare l’impronta di carbonio di un prodotto o di un processo si individuano e si quantificano i consumi delle materie prime e dell’energia nelle fasi del life cycle assessment (LCA), ovverosia del ciclo di vita, prese in considerazione.
Il risultato di tali calcoli consente di poter lavorare per ridurre l’impatto ambientale, ad esempio, rendendo più efficienti i processi, scegliendo materie prime seconde e neutralizzando le emissioni residue. Dal lato dei consumatori il carbon footprint può rappresentare un metro di confronto e paragone utile ad indirizzare le proprie scelte anche in termini di sostenibilità ambientale delle aziende.
Come capire l’impronta che lasciamo sul Pianeta
Che impatto produce ognuno di noi sull’ambiente? Come si può calcolare la quantità di carbonio che una persona produce con le proprie azioni dirette e indirette? Difficilmente una singola persona andrà a chiedere ad un esperto di valutare il proprio impatto ambientale sul Pianeta in termini di emissioni climalteranti.
Tuttavia esistono dei calcolatori che consentono di farci capire, in maniera approssimativa, se il nostro stile di vita produce un debito ecologico. A tal riguardo è importante sapere che, secondo i dati del Global Footprint Network relativi all’Overshoot day, un italiano medio consuma quasi il triplo delle risorse pro capite che una persona potrebbe erodere ogni anno. Per capire quindi se i nostri consumi ci aiutano a peggiorare questa infelice media, si può utilizzare il “footprint calculator” della fondazione e rispondere a semplici domande (cosa mangiamo? preferiamo cibi sfusi? viviamo in un condominio? quali sono i nostri consumi energetici? quali mezzi di locomozione usiamo?). Dopo pochi minuti e qualche veloce click potremo scoprire di quanti pianeti Terra l’umanità avrebbe bisogno se tutti avessero il nostro livello di consumi e, cliccando su “maggiori dettagli”, quante sono le tonnellate di CO2 equivalenti generate dal nostro life style. Un buon test che può convincerci a sfidarci ogni anno nel fare meglio!
Articolo a cura di Letizia Palmisano.