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Luglio 17, 2020Mentre il WMO (World Meteorogical Organization) stima che vi possa essere una probabilità del 20% che nei prossimi 5 anni la temperatura media annuale superi di 1,5°C il livello preindustriale (youtu.be/IKUPHbm0CXM), un recente rapporto di IRENA (International Renewable Energy Agency) mostra che l’ultimo decennio ha visto una forte crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili, con una crescita nel 2018 dello 6,1% in più rispetto al 2017.
Nell’ultimo anno monitorato, l’energia idroelettrica ha contribuito per oltre la metà del totale energia rinnovabile prodotta, nonostante sia cresciuta solo del 21% rispetto al 2010. Le Bioenergie, contribuendo solo per l’8% con 523 TWh, mantengono un trend di crescita a livello mondiale medio del 7% annuo, con il solo continente Asiatico che raggiunge un tasso di crescita, nel 2018, del 10%.
Studi dettagliati (report IEA Outlook for biogas and Biomethane) dimostrano che, nel mondo, il potenziale tecnico di produzione di Bioenergie da Biogas e Biometano è enorme e in gran parte non sfruttato; materiali come residui agricoli, letame e liquame, rifiuti solidi urbani, acque reflue etc, pur essendo disponibili e sostenibili, non vengono sfruttati.
La produzione di Biogas e Biometano nel 2018 è stata di circa 35 Mtep, ovvero solo il 6% del potenziale complessivo mondiale (stimato circa 570 Mtep), che se sfruttato completamente sarebbe in grado di coprire il 20% circa della richiesta mondiale di gas (la valutazione non prende in considerazione i materiali destinati a food e feed).
Negli scenari prospettati da questi studi, il biogas e il biometano svolgeranno un ruolo importante, in particolare in settori difficili da elettrificare quali il trasporto marittimo e aeronautico, contribuendo significativamente ad una riduzione delle emissioni clima-alteranti.