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Febbraio 13, 2023Il Carnevale è una delle festività più amate in tutto il mondo, famosa per i suoi colori, le parate di carri allegorici e le divertenti maschere che affollano le strade delle città. Purtroppo però come tutti i grandi festeggiamenti, anche questa allegra ricorrenza può lasciare dietro di sé tracce del suo passaggio che sono dannose per l’ambiente: coriandoli (sempre più spesso di plastica) a terra, polveri sottili - prodotti dai fuochi d’artificio - , consumo di materie prime ed emissioni di gas serra - legate alla produzione delle maschere e dei costumi che vengono indossati e che spesso arrivano dopo aver attraversato mezzo globo terrestre - sono solo alcuni esempi del prezzo che paga madre natura per il nostro divertimento.
Come evitare che queste giornate di spensieratezza si trasformino in un problema per il Pianeta? Vi basterà seguire i nostri consigli su come celebrare un Carnevale ecosostenibile grazie a coriandoli, maschere e cibo eco-friendly.
I coriandoli sì purché green
Strumenti che non possono solitamente mancare nei festeggiamenti del Carnevale sono i coriandoli. Per loro abbiamo una perfetta alternativa ecologica: produrli home made e biodegradabili. Come creare questi eco-coriandoli? Vi basterà fare una bella passeggiata in un giardino vicino casa e raccogliere le foglie cadute a terra, preferibilmente di colore diverso, e sarete già a metà del vostro lavoro. Muniti di una foratrice da ufficio iniziate a creare dei piccoli cerchi: in pochissimo tempo avrete tantissimi coriandoli multicolore. Ma dove riporli? Potreste ad esempio utilizzare come contenitore una delle tante shopper riutilizzabili che abbondano in casa.
Cosa fare invece con i classici coriandoli che sono stati già gettati a terra? Possiamo dare il nostro contributo raccogliendo quelli che sono davanti alla porta della nostra casa o del nostro negozio, ma dove gettarli? Secondo l'app Junker, che indica come differenziare ogni singolo prodotto, i coriandoli andranno gettati nel bidone della raccolta indifferenziata, ma informatevi bene sulle regole vigenti nel vostro Comune.
La maschera che porta in strada l’arte del riuso e del riciclo
La parola d’ordine per un perfetto travestimento carnevalesco è: riuso.
Prima di fare nuovi acquisti - per i quali vi suggeriamo il mercato del second hand - guardate nei vostri armadi, vi sarà probabilmente il vestito di carnevale che avete tanto amato da bambini e che avete custodito gelosamente: potreste prestarlo ai vostri figli o nipoti. In alternativa organizzate un party con amici e parenti all’insegna dello scambio dei costumi di carnevale. Troverete magari la maschera che stavate cercando a costo zero per voi e l’ambiente. In alternativa se quel travestimento che tanto amavate e che ora magari non vi sta più non lo vuole nessuno... potreste rivenderlo o regalarlo per far felice qualcun altro.
Volete invece cimentarvi con l’arte del riuso riciclo? Scatole, giornali, ritagli di stoffe e vecchi indumenti saranno la vostra materia prima. Ad esempio con una scatola di medie dimensioni potrete creare una bellissima maschera da robot, grazie invece ai ritagli di stoffa che avete in casa potrà prendere vita la tradizionale maschera di Arlecchino: vi basterà tagliarli a rombi e applicarli su indumenti monocolore preferibilmente bianchi o neri. La vostra bambina sogna invece di fare la ballerina: trasformatela in una étoile per un giorno. Recuperate del vecchio tulle, avanzato magari da altri lavori, tagliatelo a striscioline e legatele lungo un nastro rosa da chiudere poi con un fiocco, in poco tempo avrete la gonna del tutù. A questo punto non vi resta che aggiungere un body (che probabilmente qualche amica o parente avrà nell’armadio) o una maglia aderente, fare un perfetto chignon e la maschera sarà pronta.
Questi sono solo alcuni esempi. Sul web vi sono numerosi tutorial che spiegano passo passo come realizzare un costume di carnevale recuperando quanto avete già disponibile in casa, basterà scegliere il personaggio in cui ci si vuole trasformare e la parte più difficile sarà già alle vostre spalle. Manca però ancora qualcosa…
Il trucco bio
A Carnevale uno dei momenti più attesi dai bambini è quello del trucco, un rito volto a rendere più spettacolare e scintillante il travestimento. Come sottolineato dal WWF nel suo decalogo “A Carnevale ogni scherzo vale”: la maggior parte dei trucchi disponibili sul mercato non sono eco-compatibili. Questo comporta che, una volta arrivato il momento di lavare il viso, le sostanze tossiche finiscono inesorabilmente nello scarico e da qui possano arrivare nei fiumi fino poi al mare. Anche in questo caso esiste l’alternativa green grazie ai trucchi bio che garantiscono la stessa brillantezza di quelli “classici” senza pesare sull’ambiente e sulla nostra salute.
Fuochi d’artificio? Meglio evitare
È sempre più diffusa l’usanza, anche nei giorni centrali del Carnevale, di utilizzare i fuochi d’artificio per rendere ancora più spettacolari i festeggiamenti. Si tratta però di una consuetudine sicuramente poco green visto che, oltre a produrre scie colorate in cielo, i giochi pirotecnici sono fonte di rumore, che spaventa gli animali, e polveri sottili, dannose per l’uomo e l’ambiente. Come alternativa ecosostenibile meglio organizzare un laser show, che può essere realizzato sia all'interno delle abitazioni che all’esterno e che vi garantirà colori e luci sfavillanti senza fare un brutto scherzo alla natura.
Un Carnevale senza auto
Perché sia un vero festeggiamento all’insegna della sostenibilità meglio lasciare a casa l’automobile. Per raggiungere le feste o le sfilate, organizzate nella vostra città, potrete fare una bella passeggiata a piedi. Se il luogo dei festeggiamenti è troppo lontano potreste invece concedervi, tempo permettendo, un bel giro in bicicletta o in alternativa optare per i mezzi pubblici.
Il buon cibo sulla tavola
A chiudere i preparativi per il Carnevale...i dolci. Frappe, castagnole chiacchiere e le altre specialità regionali in questo periodo sono le vere protagoniste della tavola. Affinché sia una vera festa green nulla dev'essere lasciato al caso, e anche nella preparazione di queste prelibatezze è importante non dimenticare la sostenibilità. Attenzione quindi agli ingredienti che impiegate: sono da preferire quelli a km0 e se possibile biologici. Utilizzando uova certificate provenienti da allevamenti bio, farine e zucchero biologico, cioccolato del commercio equo solidale i vostri dolci saranno ancora più buoni.
Articolo a cura di Letizia Palmisano.