Certificazione sostenibilità biocarburanti e bioliquidi: il percorso di Bel Agri S.r.l.
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Novembre 30, 2021La volontà di dare il proprio contributo nella lotta alla crisi climatica e il desiderio di avere e lasciare alle future generazione un mondo migliore, spingono sempre più persone ad adottare comportamenti volti a ridurre il proprio impatto ambientale. Dalla raccolta differenziata, al porre attenzione a non lasciare luci accese e rubinetti aperti fino a regolare il giusto clima nelle abitazioni tante le buone pratiche che scandiscono la quotidianità casalinga per aiutare il Pianeta. Purtroppo però sul luogo di lavoro, troppo spesso, capita di non mantenere le stesse accortezze questo perché, in molti casi, i ritmi lavorativi non lasciano spazio ad altri pensieri e poi perché, ammettiamolo, gli sprechi pesano su bollette che non paghiamo noi e che quindi non teniamo sotto controllo.
L’impegno a tutela dell’ambiente non può però essere part time ma deve coinvolgere ogni aspetto della vita compreso quello lavorativo, perché se si vuole veramente salvare la Terra non si possono fare eccezioni. Ecco quindi alcuni consigli per far entrare la sostenibilità anche in ufficio senza per questo togliere tempo all’attività lavorativa o comfort al luogo dove si trascorre gran parte della giornata.
Meno energia per fare la differenza
A lavoro dovrebbe sempre valere la regola: come se fosse a casa vostra. Se all’interno delle mura domestiche si adottano regole per evitare inutili sprechi perché non applicarle anche nell’ambiente lavorativo? Quindi come prima cosa spegnete le luci quando non sono necessarie e quando uscite dall’ufficio e dagli ambienti comuni, come bagni, corridoi e sale riunioni qualora non vi fossero altre persone. Evitate poi di lasciare in “stand-by” pc, stampanti, macchine fotocopiatrici e tutti gli altri macchinari energivori, un piccolo gesto a cui consegue un grande risparmio perché circa il 10% dei consumi di un apparecchio è imputabile proprio a questa modalità.
Attenzione anche al clima! Per avere il giusto comfort a lavoro non è necessario trasformare l’inverno in estate e viceversa: quindi limitate l’utilizzo di climatizzatori e impianti di riscaldamento. È importante sapere che ogni grado in più si traduce in un aumento di consumo di combustibile che va dal 5 al 10% annuo. Anche nei periodi più freddi sarà quindi sufficiente impostare una temperatura di 18 gradi mentre durante la stagione estiva è consigliabile una differenza di non oltre sei gradi in meno rispetto alla temperatura esterna.
Con queste accortezze si riducono i consumi di energia e le emissioni di CO2 legate alla sua produzione.
La seconda vita delle apparecchiature elettroniche
Per un ufficio che sia veramente al passo con l’ambiente è poi essenziale porre molta attenzione alle apparecchiature elettroniche utilizzate parliamo di pc, monitor, stampanti e fotocopiatrici. Come prima cosa è necessario capire di cosa si ha veramente bisogno valutandone l’effettivo utilizzo così, per esempio, per quanto riguarda le stampanti e fotocopiatrici se si è soliti farne un utilizzo sporadico sarebbe sufficiente ricorrere ad un servizio esterno risparmiando costi economici e ambientali.
Regola generale per il bene del pianeta è invece quella che in caso di acquisti è preferibile prediligere a modelli nuovi quelli rigenerati o ricondizionati. Si tratta di device che hanno condizioni estetiche e funzionali pari al nuovo, ma che o sono stati restituiti da un cliente che ha cambiato idea sul modello o per un malfunzionamento, oppure usati solo a scopo espositivo. Questi una volta verificata la loro perfetta funzionalità vengono nuovamente messi in vendita, ad un prezzo inferiore. Si tratta di una scelta amica dell’ambiente se si considera che ogni laptop di nuova produzione ha un’impronta ecologica di 1200kg dei quali 120 sono “solo” di emissioni di CO2 e che contribuisce, allo stesso tempo, a stimolare un mercato di beni che in passato sarebbero finiti in discarica.
Saper scegliere la giusta cancelleria e stampare solo quando serve
Per penne, evidenziatori, carta e cartelline vale il principio che non sono tutti uguali: anche in questo caso è infatti possibile adottare scelte ecofriendly. Per i primi, oggi, esistono tante soluzioni realizzate in plastica riciclata che sia per design che funzionalità non sono da meno rispetto ai loro omologhi meno green.
Per la carta è invece molto importante fare attenzione alla presenza di marchi, come quello Ecolabel UE, che attestano che la stessa è stata realizzata a ridotto impatto ambientale e a quelli di FSC o PEFC che certificano la sua produzione da legno proveniente da foreste gestite in modo responsabile e sostenibile. Altra alternativa è utilizzare fogli di carta riciclata ma per un ufficio realmente green la scelta migliore è ridurne in ogni caso l’utilizzo, come? Ad esempio stampando o fotocopiando documenti solo quando è necessario oppure utilizzando alcune impostazioni di stampa che possono essere utili a non sprecare carta: dalla modalità fronte retro, alla scelta di margini stretti oppure di font che richiedono meno spazio. E se poi la stampa o la fotocopia non è venuta bene non gettiamo i fogli, ma utilizziamoli per prendere degli appunti.
E-mail: meglio non esagerare
Non tutti sanno che anche internet e gli strumenti ad esso collegati come ad esempio la posta elettronica hanno un rilevante impatto ambientale; questo perché per funzionare non solo richiedono l’impiego di energia elettrica - ancora oggi prodotta per lo più attraverso fonti fossili - ma anche perché si deve tener conto di tutte le emissioni legate alla fabbricazione e al trasporto degli apparecchi che ci consentono di usufruirne. I dati diffusi in occasione della SERR 2020 (Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti) hanno evidenziato come un messaggio di posta elettronica di un megabyte ha la stessa capacità inquinante di una lampadina da 60 watt accesa per 25 minuti e l’invio di 20 e-mail al giorno per 365 giorni l’anno equivale circa a 1000 km di emissioni di un’automobile - si stima che in un’ora ne vengano inviate oltre dodici miliardi. Dati che ci dimostrano che anche ciò che è virtuale ha una rilevante impronta ecologica, ma anche in questo caso si possono adottare dei comportamenti volti a ridurre il costo ambientale della nostra attività lavorativa.
Prima regola usare la posta elettronica solo quando necessario e utilizzare la funzione in “copia” solo per persone realmente interessate alla missiva elettronica, eviterete così invii che verrebbero sicuramente cestinati. Attenzione inoltre a che le e-mail non siano troppo pesanti (richiederebbero maggiore energia per l’invio) quindi se dovete spedire un allegato che sia nella versione più leggera e se è già online prediligete il semplice link.
Altro aspetto riguarda l’utilizzo dei cloud vere memorie storiche degli uffici nei quali sono spesso accumulati migliaia di documenti virtuali per lo più inutilizzati. Fare un po’ di pulizia di questi “magazzini” non solo vi consentirà di gestire meglio e in modo più ordinato il lavoro, ma di ridurre l’impatto ambientale del server che ne permette l’utilizzo.
Articolo a cura di Letizia Palmisano.