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Settembre 25, 2024Avete mai sentito parlare di “giornalismo costruttivo”? No, non è la branca dell’informazione che si occupa del mondo delle costruzioni (!). Con tale espressione, si indica, invece, un approccio innovativo nell'ambito del giornalismo che si distingue per il suo impegno nel bilanciare la narrazione mediatica, spesso saturata da notizie negative, con storie che evidenziano soluzioni, progressi e iniziative positive. Questo tipo di giornalismo non si limita a documentare i problemi, ma si spinge alla ricerca e alla presentazione delle soluzioni impiegate per affrontare e, possibilmente, risolvere le varie questioni.
Perché è importante parlare di giornalismo costruttivo
Nell'era digitale, il sensazionalismo e il clickbait sono diventati strumenti comuni per attrarre lettori e ciò avviene troppo spesso a discapito della qualità dell'informazione. Queste pratiche, incentrate su titoli allarmistici e contenuti spesso fuorvianti, non solo distorcono la realtà, ma alimentano anche un ciclo di notizie negative che può influenzare l'opinione pubblica e la percezione della società, favorendo l’insorgere di sensazioni di impotenza e cinismo.
Questo squilibrio finisce per influire negativamente sull'opinione pubblica, limitando la capacità delle persone di percepire e partecipare attivamente alla ricerca di soluzioni. Inoltre, un flusso costante di notizie deprimenti può portare alla disaffezione e al disimpegno civico, concretizzando fenomeni noti come "news fatigue" ovverosia stanchezza da notizie.
Di fronte a questo fenomeno, è fondamentale promuovere e sostenere un approccio al giornalismo più equilibrato e costruttivo tant’è che in Italia e nel mondo sono diverse le associazioni che stanno nascendo (come il Constructive Network che ha anche pubblicato la carta del giornalismo costruttivo) per far rete e far crescere questo tipo di consapevolezza.
L'esempio dell'economia circolare
Affrontare i temi dell’economia circolare nei media rappresenta un esempio emblematico di giornalismo costruttivo. Questo modello economico, che si oppone al tradizionale sistema lineare di "prendi, fai, butta", non propone un “ritorno alle grotte” per l’umanità bensì promuove un ciclo virtuoso di produzione e consumo che mira a minimizzare gli sprechi e massimizzare il riutilizzo delle risorse. Il giornalismo costruttivo applicato all'economia circolare non si limita quindi a segnalare i (pur gravi) problemi ambientali legati ai rifiuti e all'esaurimento delle risorse naturali (si stima che l’umanità viva come se avesse a disposizione le risorse di 1,75 Terre); piuttosto, mette in evidenza le strategie innovative e le pratiche sostenibili che diverse entità – dalle grandi corporazioni alle piccole imprese, passando per le iniziative comunitarie – stanno adottando per trasformare i loro processi produttivi e di consumo senza, quindi, ridimensionare i problemi ma mettendo in evidenza come costruire un diverso modello sociale ed economico.
Raccontare, quindi, esempi di economia circolare - unendo storie di successo, interviste con esperti e analisi dettagliate di casi studio - consente di dare evidenza alle aziende, alle politiche e alle tecnologie sostenibili, oltre ad informare i consumatori sulle scelte più responsabili. Casi pratici di successo in questo campo possono motivare un cambio di comportamento su larga scala, promuovendo un impatto ambientale positivo.
Questo tipo di narrazione non solo aumenta la consapevolezza sulle alternative sostenibili, ma serve anche da ispirazione per altri attori economici e per il pubblico generale. Mostrare esempi concreti di aziende che stanno riducendo il loro impatto ambientale attraverso approcci circolari evidenzia un percorso praticabile che altri possono seguire in contrapposizione ad una narrazione interessata solamente all’analisi degli aspetti negativi della società e dell’economia.
Cosa possiamo fare noi lettori
Come lettori, abbiamo il potere e la responsabilità di scegliere le fonti giornalistiche che non fanno ricorso al sensazionalismo prediligendo, invece, un'informazione attenta e accurata. Scegliendo consapevolmente testate che adottano principi di giornalismo costruttivo, possiamo contribuire a creare una domanda di mercato per notizie di qualità, spingendo gli editori a seguire questo esempio. In ultima analisi, sostenere il giornalismo costruttivo non è solo una scelta etica, ma rappresenta un investimento essenziale per la salute della nostra democrazia e per la qualità del nostro discorso pubblico.
Un giornalismo costruttivo promuove il cambiamento positivo
Un approccio mediatico che sottolinea le soluzioni contribuisce significativamente alla promozione di un cambiamento positivo. Informando ed educando il pubblico su questi temi, i giornalisti giocano un ruolo cruciale nel supportare e accelerare la transizione verso pratiche più sostenibili e responsabili a livello globale. In questo modo, il giornalismo non si rende solo cronista di un'epoca, ma partecipa attivamente alla costruzione di un futuro più sostenibile e resiliente e in questo ambito, come abbiamo spiegato, noi lettori possiamo (e dobbiamo) essere attori del cambiamento non cadendo nelle trappole del click baiting di notizie sensazionalistiche ma diffondendo - ad esempio attraverso i canali social - le storie positive e costruttive, per una società più equa e un Pianeta più sostenibile.
Articolo a cura di Letizia Palmisano.